Ecco perché (Pt. II) Mr Darcy ci ha rovinato la vita…

Questo articolo nasce da un’allegra conversazione con la mia amica, la Dott.ssa Chiara Illiano, che  l’altra sera mi ha chiesto: “Hai letto il mio articolo su Dirty Dancing?” ed io “Certo, l’ho anche “likeato” su Facebook!…Però, pensandoci, l’uomo che mi ha veramente “rovinato” la vita è LUI …  Mr Darcy!”.

Orgoglio_e_pregiudizio_largeDa questo scambio divertito di battute è nata l’idea di scrivere queste poche righe su quel LUI, il bel tenebroso che ha fatto sognare intere generazioni di “fanciulle” dal 1813, anno della pubblicazione del romanzo “Orgoglio e Pregiudizio”, ad oggi.  Per chi non conoscesse la trama del romanzo (c’è qualcuno che non la conosce?!?) Mr Darcy è il protagonista maschile, un uomo severo e orgoglioso, descritto come superbo e poco socievole dagli altri, ma anche capace di gesti di grande generosità e di sentimenti profondi.  La sua storia si intreccia, nel romanzo, con quella della protagonista, Elizabeth Bennet, una delle eroine più riuscite nate dal genio creativo di Jane Austen.

landscape-1472635197-13Elizabeth conosce Darcy ad un ballo ed entrambi sembrano disprezzarsi a vicenda: lei lo considera freddo e superbo e lui giudica lei “appena passabile” (chi non si è mai innamorato di qualcuno che, a prima vista, aveva giudicato insignificante o antipatico, del resto?). Il giudizio di Elizabeth sul gentiluomo viene sicuramente influenzato anche dalle dicerie sul suo conto – e quindi dal pregiudizio- ma lui, onestamente, fa del suo meglio per risultare antipatico e snob. Malgrado le sue convinzioni, però, Mr Darcy  è molto attratto dall’acume e dalla spiccata intelligenza di Elizabeth al punto che, mettendo da parte il suo orgoglio e la sua razionalit , ad un certo punto, si dichiara e le chiede di sposarlo. Il modo di proporsi, onestamente, non è dei migliori: lui dichiara di amarla, ma anche che giudica, razionalmente, questa unione sconveniente per lui e la sua famiglia e non parla in modo lusinghiero – per usare un eufemismo- della famiglia di Elizabeth. La giovane, sorpresa e offesa allo stesso tempo dalle parole dell’uomo, ovviamente, lo rifiuta, dicendogli che non lo avrebbe sposato neanche se fosse rimasto l’ultimo uomo sulla terra. Lentamente,  però, Elizabeth comincia a rivedere il suo giudizio, soprattutto dopo averlo conosciuto meglio e aver capito che i suoi erano solo pregiudizi, anzi,  alla fine del romanzo, scopre che l’uomo, all’insaputa di tutti,  ha anche aiutato la sua famiglia. Il finale del romanzo vede un “nuovo” Mr Darcy che si dichiara a Elizabeth in modo sicuramente più convincente del precedente, dimostrando la profondità del suo amore. Questa volta Elizabeth, ammessi i suoi errori di giudizio e essendosi resa conto dei suoi reali sentimenti verso il gentiluomo , è ben felice di sposarlo.

download (1)Dopo aver velocemente riepilogato la trama del romanzo veniamo alla questione principale: perché così tante donne sono attratte da Mr Darcy al punto di eleggerlo “uomo ideale”? Perché il mito di quest’uomo resiste a oltre due secoli dalla prima pubblicazione del romanzo? Ogni tanto mi stupisce che alcune mie alunne -eh sì, ahimè, sono un’insegnate di inglese!- si emozionino ancora leggendo questo libro e sognino anche loro il bel tenebroso Mr Darcy. La risposta, ovviamente, non è solo quella che lo associa al meraviglioso Colin Firth nella trasposizione televisiva realizzata dalla BBC qualche anno fa, ma credo sia più complessa.  Mr Darcy all’inizio del romanzo sembra un uomo freddo e distaccato, snob e altezzoso, mentre, nel corso della storia, scopre il suo lato più umano e generoso, mettendosi in discussione e scegliendo l’amore alla fredda convenzione e alla razionalità. Il suo orgoglio e i suoi pregiudizi nei confronti della famiglia di Elizabeth svaniscono davanti al sentimento che prova per la giovane. Alla fine emergono anche la sua integrità morale e la sua onestà che lo rendono un uomo fuori del comune, paragonato al modello maschile odierno, troppo spesso fragile, incapace di prendere decisioni radicali e spaventato dalla donna forte e sicura di sé. Questo credo sia il nocciolo del problema: pochi uomini oggi sarebbero in grado di reggere il  paragone con  Mr Darcy … Quante volte ci è capitato di invaghirci di un uomo un po’ scontroso e distante? Il bel tenebroso da sempre esercita un notevole fascino sulle donne, però, purtroppo,  al di là delle apparenze, spesso, non si cela un cuore nobile e generoso, anzi … il guscio è vuoto! Ci sforziamo di illuderci che dietro quella distanza ci sia “di più” e, invece, ben presto scopriamo che lui è proprio così come sembra. E dopo l’illusione arriva puntuale la delusione! Ecco perché questo modello può “rovinare” la vita a volte: siamo lì ad aspettare che quell’uomo, a volte distante e distaccato, riveli la sua anima ardente e romantica per poi realizzare che quell’anima in fondo era solo una nostra fantasia … lui è veramente freddo e incapace di grandi sentimenti …

orgoglio-e-pregiudizioMa questa non è l’unica riflessione che scaturisce dal fascino di Darcy, infatti spesso  mi chiedo: forse noi donne sogniamo ancora un uomo “tutto d’un pezzo”, uno che, malgrado all’apparenza possa sembrare quasi burbero, sia in fondo capace di grandi slanci? Credo che la risposta sia sì, credo che anche le donne forti abbiano bisogno di una figura maschile altrettanto forte, capace di essere presente, costante e, soprattutto , in grado di scegliere e di mettersi in discussione, se ve ne sia la necessità … e gli uomini, come scritto sopra, invece, sono sempre più insicuri, sempre meno in grado di far sentire la propria presenza  e di prendere decisioni importanti. E allora forse per questo il modello di Mr Darcy rimane sempre attuale.  Purtroppo, come mi ricordava giustamente qualcuno qualche giorno fa, l’uomo ideale non esiste, altrimenti non sarebbe ideale, sarebbe reale… L’uomo ideale è frutto della nostra immaginazione, è la proiezione dei nostri desideri, ma sicuramente continueremo a sognarlo, desiderando disperatamente  di essere Elizabeth Bennet, almeno per un giorno, consapevoli (?)  che, però, la realtà sia ben diversa.

Questo articolo è stato scritto da Cristina Mancini, Prof. di lingua inglese, con un messaggio finale: “Ovviamente la conclusione devi farla te!! Sei tu la psicologa“. Non ritengo, invece, di dover aggiungere altro…posso solo riprendere una frase di Cristina “credo che anche le donne forti abbiano bisogno di una figura maschile altrettanto forte” sottolineandola perché anche le persone “forti” (siano esse maschi o femmine) hanno bisogno di “lasciare la presa” ogni tanto e di AFFIDARSI a qualcuno…perché non si può essere forti se non si è anche deboli!

Mi piacerebbe piuttosto che foste voi, con i vostri commenti, a dare una conclusione a questo articolo! Io posso solo ringraziare la Prof. per essersi messa “in gioco” con noi!

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Informazioni su Dott.ssa Chiara Illiano

Psicologa, psicoterapeuta, esperta in psicologia giuridica. Coordinatrice Area Psicologica Associazione Hikikomori Italia per il Lazio Formatrice e docente.
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